Passo dello Stelvio, 18 giugno 2006
Paolo Castagna, MaiStrako, e suo cognato Giampaolo Fiocco (simpatizzante MaiStrako) hanno scalato il Passo dello Stelvio dal versante Est, partendo da Prato allo Stelvio (Bolzano).
La discesa è avvenuta dal versante Nord, nella Valle di Mustair, in Svizzera, attraverso il passo Umbrail (Giogo di Santa Maria), superando il breve (ma insidioso, se fatto con bici da corsa) tratto sterrato che lo caratterizza.

La giornata era magnifica: cielo terso, sole, tepore (anche ai 2.800 m. di altitudine del Passo), pur con un insidioso vento che spesso soffiava in senso contrario alla marcia dei 2 baldi atleti.
Giampaolo ha fatto vedere subito le sue doti di ciclista amatore (l'anno scorso, nel corso della stessa giornata, ha scalato sia il Gavia che il temibilissimo Mortirolo), adottando un passo più veloce del compagno, nonostante il peso maggiore: saliva a 12/13 km/h, contro i 10/11 di Paolo.
Purtroppo, però, più o meno a metà salita (appena usciti dal bosco), Giampaolo ha sentito di non essere in giornata (probabilmente la troppa stanchezza accumulata per le pesanti uscite sostenute in settimana), e ha dovuto salire del suo passo, calando a 9/10 km/h, la stessa velocità tenuta da Paolo nel corso della seconda parte di salita.
In questo modo non ha potuto migliorare il suo record di scalata di 2 h 04 minuti (pur essendo in forma migliore rispetto a quel primo tentativo), chiudendo in circa 2 h 10 minuti.
Paolo, invece, è arrivato circa 5 minuti dopo, ma si tratta comunque di un gran risultato, considerati gli scarsissimi allenamenti che effettua (ha cominciato ad uscire a metà aprile, 1 volta a settimana e solo in 2 occasioni ha superato i 100 km di uscita; riesce a supplire a queste carenze con il particolare 'peso forma ciclistico' che lo caratterizza quest'anno).

Giampaolo, pur essendo rammaricato della prestazione, alla fine della giornata si è detto comunque entusiasta dell'uscita, da vero amante della bicicicletta qual è, grazie alla spendida giornata trovata.
Paolo, invece, che affrontava la salita per la prima volta, si è detto soddisfattissimo di una prestazione fatta in piena umiltà: temendone la lunghezza, sin dalle prime rampe ha affrontato la scalata 'al risparmio'. Si tratta infatti di un'ascesa lunga (25,4 km, 48 tornanti), con pendenze mediamente meno forti all'inizio, ma che nella seconda parte non molla un attimo, presentando un dislivello medio del 8/9% (vedi sotto, grafico altimetria).

Sul passo i due amici hanno reso omaggio al monumento del grande Fausto Coppi.

Dopo la discesa in Svizzera, e il rientro in Italia, alla fine il chilometraggio è stato di circa 68 km. Per chi desiderasse effettuare lo stesso tipo di percorso è bene ricordare, se si è stanchi dopo la scalata, il forte vento contrario che spira nel prime ore del pomeriggio nel tratto di pianura da coprire per rientrare a Prato allo Stelvio.


Passo dello Stelvio, 2758 metri s.l.m., notizie
Il Passo dello Stelvio è situato nelle Alpi Retiche, a nord-ovest del gruppo montuoso dell'Ortles-Cevedale; mette in comunicazione la Valtellina (in provincia di Sondrio) con la Val Venosta (provincia di Bolzano); è raggiungibile dalla statale n. 38, aperta al traffico nei soli mesi estivi (da giugno a ottobre).
E' sicuramente una delle più famose salite italiane, oltre che uno dei valichi asfaltati più alti d'Europa.
Sotto, troverete l'altimetria del versante Est, con partenza da Prato allo Stelvio, oltre che un'immancabile immagine dei tremendi tornanti che ne caratterizzano l'ascesa.
Scheda tecnica
Versante
Punto di partenza:
Quota di partenza metri:
Lunghezza km:
Dislivello metri:
Pendenza media:
Pendenza massima:
Ovest
Bormio (SO)
1215
22,0
1543
7,0%
13%
Est
Prato allo Stelvio (BZ)
916
25,4
1842
7,3%
14,0%
Nord
S. Maria im Mustair (SVI)
1375
19,2
1383
7,2%
n.d.
a cura di Paolo Castagna
Giampi si prepara prima della salita
Paolo e Giampi prima dell'ascesa, belli freschi
il monumento al grande Fausto Coppi
Paolo e Giampi poco prima di affrontare la discesa
Giampi al termine del giro, non più così fresco come il mattino
Paolo al termine del giro, non più così fresco come il mattino
i temibili tornanti che ne caratterizzano l'ascesa
clicca per conoscere l'altimetria della scalata